A come artista

5964944_355129-133 artisti in 3 atti di Sarah Thornton è un saggio interessante e stimolante che sto leggendo in questi giorni. L’obiettivo del libro è rispondere a queste domande: “Che cosa significa essere artisti oggi? È una forma particolare di imprenditorialità o una vocazione quasi religiosa? È un modo di fare filosofia o di fare intrattenimento? Nei tre “atti” che compongono questo libro, vengono messe a confronto le differenti risposte che si possono dare a una semplice domanda: che cos’è un artista? Basandosi su centinaia di incontri di persona con alcuni dei più importanti protagonisti a livello internazionale, Sarah Thornton cerca di spiegare che cosa voglia dire produrre opere d’arte ai giorni nostri.”

Ecco alcune fra le tanti frasi che hanno catturato la mia attenzione e che aprono diversi scenari riguardo al mondo dell’arte contemporanea.

“Lavoriamo costantemente su una corda tesa. Quanto più vado avanti, tanto più in alto è tesa la corda. Se cadi da tre metri, ti rompi le gambe. Ma se cadi da trenta metri, tutti i tuoi problemi si risolvono in una volta sola.” Maurizio Cattelan

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“Il confine tra arte e artigianato è sfumato. Le arti decorative possono essere innovative e l’arte può finire in un sistema di produzione ripetitiva. Ci sono momenti in cui gli artisti sono artisti e poi non lo sono più. Quando non pensano, diventano artigiani della loro stessa arte.” Gabriel Orozco.

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“La mia vita è l’unica vita che posso recitare.”  Marina Abramovic

“Il pubblico ha bisogno di esperienze che non sono solo voyeuristiche. La nostra società corre il rischio di perdere il suo centro spirituale. Gli artisti devono essere l’ossigeno della società. La funzione dell’artista in una società disturbata è quella di dare consapevolezza dell’universo, di porre domande giuste, di aprire la coscienza e di elevare la mente.” Marina Abramovic

“Quando ripeti, perdi veramente il rispetto per te stessa. […] Per me lo studio è una trappola che porta a una produzione eccessiva e a ripetere se stessi. È un’abitudine che conduce all’inquinamento dell’arte. Non succede niente di nuovo. Non sorprendi te stesso. Gli artisti sono qui per rischiare, per trovare nuovi territori. Il rischio, in particolare quando sei un artista noto, comprende la possibilità di fallire. E’ una parte essenziale del processo. Il fallimento è salutare per il tuo ego.” Marina Abramovic

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“Il desiderio di successo commerciale è un tratto davvero forte della società attuale. L’attività artistica è umana; non è diversa da altre attività. Essere un ‘artista da business’ richiede due qualità: vacuità e sfacciataggine. La vacuità travalica la pura neutralità, fino a raggiungere il’grande vuoto della filosofia cinese’, mentre la sfacciataggine rende l’artista molto contemporaneo. […]Per loro l’arte è diventata puro gioco, manca di qualsiasi verità essenziale.” Ai Weiwei

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