” […] qualsiasi considerazione su questo colore trova la sua introduzione nei versi di Goethe: ‘Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni. Nel verde fogliame splendono arance d’oro?’. Fragilità, nella sua essenza, di questo colore secondario accostato dal poeta tedesco all’oro, ma anche innalzamento alle mele auree del mitico giardino delle Esperidi.
L’arancione è un colore diffuso che appartiene – variamente combinato col rosso, col giallo e col bruno – alla ricchezza del paesaggio estivo e al suo lento declino. Una chioma di quercia in autunno compone un mosaico di foglie arancioni fuse nel metallo. La maturazione completa di numerosi frutti è annunciata dalla sua comparsa.
Sebbene nella natura abbastanza rare siano le sue presenze allo stato puro, quando questo felicemente avviene riveste frutti e fiori di forma rotonda, sontuosa, compatta. Appunto le arance degli orti assolati del Mediterraneo, i mandarini, che riportano sempre agli anni dell’infanzia, ma anche l’acidulo frutto del nespolo e la polpa succosa del melo. Nei prati di Flora, è presente nella calendula che, nella sua bella stagione, solleva ogni mese i suoi fiori aranciati.” da Di tutti i colori di Alberto Boatto