P come percezione

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Los Angeles Modern Auctions (LAMA)

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images (1)Ellsworth-Kelly-Curves-on-White-Four-Panels-2011-via-Matthew-Marks-GalleryThree Panels-1 (Ellsworth Kelly) (1986)Spectrum-Colors-Arranged-by-Chance-IIIresizekelly22

“I miei dipinti non rappresentano oggetti. Sono oggetti essi stessi e percezioni frammentarie delle cose.”

“Penso che quello che vogliamo dall’arte sia un senso di fermezza, un senso che si opponga al caos della vita quotidiana. Questa è chiaramente un’illusione. Quello che tento di catturare è la realtà del flusso, di tenere l’arte come una situazione aperta e incompleta, di raggiungere l’estasi della visione.”

“Ho capito che non volevo comporre un’immagine.Volevo trovarla. Sentivo che la mia visione era quella di scegliere delle cose fuori da me, presenti nel mondo e di presentarle. Per me l’investigazione della percezione è del massimo interesse. C’è molto da vedere, e tutto questo mi sembra fantastico.”

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Ellsworth Kelly

D come disegno

Ancora Saul Steinberg per la gioia degli occhi e della mente.

Quando guardo qualcuno che disegna entro in uno stato zen, esattamente come se disegnassi io. Uno stato di vuoto-pieno.

Il fin troppo citato Aldous Huxley ne Le porte della percezione: “Lo scuotersi dall’abitudine fossilizzata della percezione comune, il poter vedere per qualche interminabile ora il mondo esterno e quello interiore non come appaiono a un animale ossessionato dalle parole e dai concetti, ma come li afferra l’Intelletto in Genere – direttamente e senza condizionamenti – è un’esperienza di valore inestimabile per tutti.”