B come bellezza

Questo-BACON-Autoritratto_1Francis Bacon

Nelle mie esperienze di laboratori d’arte con i bambini, mi sono resa conto abbastanza in fretta che un’idea fondamentale riguardante l’arte era che arte corrispondesse a bellezza. I bambini avevano però una elasticità di pensiero per cui nel giro di mezz’ora spesso (ma non sempre!) cambiavano quest’ idea, al contrario dei loro genitori con cui, molto spesso, mi risultava molto più difficile vedere questo cambiamento d’ottica, pur adottando discorsi più complessi e pertinenti.

“Un altro tipo di pregiudizio o di confusione essenziale e verbale, dal quale è necessario preliminarmente sgombrare il campo, è quello che, per secoli, ha portato il discorso comune e a volte anche quello filosofico ad identificare arte e bellezza.[…]

In ogni modo il campo della Bellezza (come quello dell’esteticità) non può essere mai verificato come coestensivo, o addirittura identificabile, con il campo, che si presenta nettamente distinto per operazioni e finalità, dell’arte come vera e propria artisticità.

Più adeguatamente, si potrebbe dire che l’arte è costituita da insiemi di senso in organizzazioni segniche dove è possibile rintracciare popolazioni di enunciati di ogni tipo, descrittivi, esplicativi, comunicativi, valutativi, non solo, ma anche il loro continuo riflettersi in significazioni più o meno simboliche e teoriche.” Dino Formaggio in L’arte come idea e come esperienza.

“La distanza fra l’epoca nostra e quella che siamo abituati a considerare la genesi della nostra cosmogonia estetica è in realtà lunghissima, c’è chi considera tuttora Les demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso un’opera di difficile comprensione, al pari dell’Ulisse di James Joyce o di Verklarte Nacht di Schonberg, eppure il tempo trascorso da allora ad oggi è uguale a quello passato dalla battaglia di Waterloo alla Prima guerra mondiale o, per chi si appassiona alla musica, al tempo che corre dal Flauto Magico di Mozart alla Bohème di Puccini. […] Mai la storia fu così crudele e carica di drammi come nell’epoca nostra e mai così lenta nelle mutazioni del gusto.” Philippe Daverio in Il secolo spezzato delle avanguardie.

F come fermare (la bellezza)

download

images

cameron_julia_margaret-mrs_herbert_duckworth_julia_jackson-OM1d2300-11382_20150305_36136_6

h2_L.1997.84.6

h1289mountainnymph1

julia_margaret_cameron_lord_tennyson_1869_d5374559h

Fotografie di Julia Margaret Cameron.

Ecco due frasi della Cameron che possono riassumere il suo atteggiamento nei confronti dell’arte fotografica:

“Ho desiderato fermare tutta la bellezza che mi passava davanti e il desiderio alla fine è stato soddisfatto.”

“Quando mi sono trovata personaggi così eminenti davanti all’apparecchio fotografico, mi sono sforzata con tutta l’anima di compiere il mio dovere nei loro confronti registrando fedelmente la grandezza interiore dell’uomo al pari dei tratti di quello esteriore. La fotografia scattata con tali intendimenti è stata quasi l’incarnazione di una preghiera.”

julia-margaret-cameron-12

download (1)

Alice_Liddell_in_1872_(photogravure_by_Julia_Margaret_Cameron)

“A Julia mancava la pazienza di diventare un’abile tecnica della fotografia, che non le interessava come mestiere, ma era immensamente affascinata dalle immagini. Ricevette severe critiche dai fotografi professionisti contemporanei per la trascuratezza della sua tecnica, ma anche una messe di elogi da artisti e critici d’arte per le immagini che riusciva a realizzare.” Margaret Harker