sketchbooks
S come sketchbooks III
Stefano Faravelli
“Del carnet (de voyage) come genere mi interessa l’aspetto narrativo, il suo testimoniare il lavoro nel suo farsi, il suo essere, in itinere, scrittura e disegno, rappresentazione della cosa e narrazione di ciò che accade in me mentre la percepisco, delle memorie che sollecita, dei pensieri che attiva.
Il carnet coniuga pittura e filosofia e teme lo sguardo frettoloso.
Ogni pagina dei carnet è un tesoro per la mia vita e per la mia memoria. Ciò che mi spinge è il valore inestimabile della bellezza, ovunque mi sia dato di incontrarla: l’appello alla preghiera a Timbouctù, il cane disteso al sole sui ghat di Varanasi, le nuvole dell’ultimo monsone…” Stefano Faravelli.
E poi Faravelli cita Wystler nel suo sito: “Se ho fatto questo schizzo in 15 minuti, è perché ci ho messo cinquant’anni per imparare a farlo in 15 minuti”….sarà che io non sono proprio neanche in grado di concepire di fare simili bellezze neanche nell’arco di una giornata, che rimango sempre straordinariamente incantata?
Vi invito caldamente a vedere il suo scrigno magico, qui.
S come sketchbooks II
Van Gogh
Sonia Delaunay
Georges Seurat
Ronald Searle
Richard Neutra
Maurice Denis
Henri Matisse
John Constable
Jacques Henry Lartigue
Edward Hopper
Paul Gaugin
Galilei Galilei
Charles Rennie Mackintosh
Anselm Kiefer
Potete ammirare altri splendidi sketchbook di artisti noti, qui.
S come sketchbooks
Perderei giornate intere a vedere i quaderni di schizzi dei grandi artisti (ma anche di quelli meno grandi): un semplice quadernetto che appena si apre si rivela uno scrigno meraviglioso, denso di materiale potenziale, un archivio di idee…E li adoro in tutti i modi: che gli schizzi siano appena abbozzati o che siano dettagliati, eseguiti solo con il lapis o con gli acquarelli o con i materiali più diversi…
Eccone alcuni per allietarci la giornata!
William TurnerEugène Delacroix
William Morris