A come aprile II

“Il nostro mese, Rainer, – il mese che precedette quello del nostro incontro. Non è un caso che io debba pensarti così tanto proprio durante questo mese. Raccoglie infatti tutte e quattro le stagioni, aprile, con le sue ore ancora piuttosto invernali, la sua aria di neve, ore che stanno accanto ad altre di fulgida luminosità; […]”Lou Andreas Salomé

 

S come scrittura visuale II

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“Osservare il mondo esteriore e imparare del proprio mondo interiore. Confrontarli nel gioco formale della composizione. Farli coesistere. Separare e legare, stabilire dei passaggi, delle aperture,dei movimenti ascensionali, delle linee di comunicazione, delle zone di interazione. Raccogliere e assemblare dei frammenti e unirli in un tutto armonico. Usare dei disequilibri per creare dei nuovi equilibri. Trasportare, estrarre, sublimare. Cercare l’essenza, la tensione e … la polisemia.”Elisabeth Couloigner

F come funambolo

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Philippe Petit

“Il vuoto atterrisce. Prigionieri di un brandello di spazio, combatterete allo stremo delle forze misteriosi elementi: l’assenza di materia, l’odore dell’equilibrio, la vertigine dai lati molteplici e il cupo desiderio di ritornare a terra… Il Filo che appartiene ai Maestri del mondo, sul quale riposa la terra, il filo che collega senza tregua il finito all’infinito, linea retta del percorso più breve tra gli astri… Sprofondare per raggiungere il luogo dove nulla respira, l’oscurità che vi si cela. Per seguire e raggiungere dall’ altra parte della luce una chiarezza abbagliante, uno splendore bruciante… Per ore, per frammenti di giorni, la speranza di un arresto del tempo che nessuno saprebbe notare” Philippe Petit in Trattato di funambolismo