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G come gezellig e grazie
“Aggettivo, olandese. Molto più che accogliente o piacevole: descrive il senso di intimità, calda e rigenerante, non necessariamente fisica, che si prova stando con le persone care.”
“Chiedete a qualsiasi olandese e vi parlerà del gezellig. Rappresenta la loro cultura ospitale, amichevole, e include tutto ciò che fa sentire davvero accolti, come un’atmosfera familiare, una bella conversazione, gli abbracci.” da Lost in translation di Ella Frances Sanders
Ho la fortuna di avere molte persone che mi fanno provare questa bellissima sensazione…alcune anche stando a parecchi chilometri di distanza! Grazie.
G come giocoleria II
G come gesso
G come grafica (simbolica)
Ecco alcuni libri di fiabe illustrati dalla grande illustratrice Warja Lavater con uno stile essenziale e simbolico.
G come gioielli II
G come gioielli
Ancora dalla mente creatrice della grande designer Anni Albers (in collaborazione con un suo studente, Alex Reed, i gioielli, creati con materiali quotidiani, niente affatto preziosi.
“Fin dall’inizio ero conscia del nostro tentativo di non discriminare i materiali, di non attribuire loro il valore convenzionale della preziosità o della grossolanità.Rompendo la valutazione originaria abbiamo sentito che potevamo cercare di riabilitare i materiali. Sentivamo che forse i nostri esperimenti potevano aiutare a far notare il valore puramente fuggevole che noi diamo alle cose, nonostante noi crediamo che sia permanente.”
Anni Albers
G come gratitudine
Nei mesi precedenti la sua morte, il famoso dottor Olver Sachs ha riflettuto sulla sua esistenza fuori dal comune e sulla sua coraggiosa danza con la morte in una serie di articoli sul New York Times, che sono stati pubblicati postumi nel libro appena uscito Gratitude. Speriamo che venga tradotto al più presto!
“Non posso far finta di non avere paura. Ma il mio sentimento predominante è la gratitudine. Ho amato e sono stato amato. Ho dato molto e ho ricevuto molto in cambio. Ho letto e viaggiato e riflettuto e scritto. Ho avuto una relazione con il mondo, la relazione speciale di scrittori e lettori”.
“Sono stato capace di vedere la mia vita come da una grande altezza, come una specie di paesaggio, con un profondo senso di connessione tra le sue parti. Questo non significa che ho chiuso con la vita. Al contrario, mi sento intensamente vivo e spero di poter, nel tempo che mi resta, approfondire le mie amicizie, dire addio a coloro che amo, scrivere di più, viaggiare se ne avrò la forza, acquisire nuovi livelli di comprensione e intuizione”.
“Sono stato un essere senziente su questo splendido pianeta e questo è stato un enorme privilegio e un’avventura.”
Grazie a Maria Popova.
G come giallo II
Altre foto di questo splendido Ginkgo Biloba di 1.400 anni, qui.