V come verticale III

Tempo fa disegnai una serie dedicata alla verticale (e variazioni) e raccolsi una serie di belle immagini senza purtroppo raccogliere i dati degli autori delle foto, né dei protagonisti! Solo dell’ultima immagine so che ritrae il famosissimo Francis Brunn.

Però le trovo così belle e la verticale mi affascina moltissimo che non ho resistito ed eccole qui.

Mi scuso per la mancante citazione delle fonti e se siete a conoscenza di qualche informazione, vi ringrazio in anticipo per la segnalazione.1fa061e03cdd2f617efe2713e87d3f80 09f675a8609a9e09ceebc342cfd3c509 88d2cbe7f63f5429ddbddd3d4df7b4a0 611f0d890ca436e6e3852778877ff8fe 872b1b79194d27627d29e01dd53da45a 086033241e3a3562db38f2e180f51ac0 francis brunn

Francis Brunn

V come verticale

Io sono verticale

Ma preferirei essere orizzontale.
Non sono un albero con radici nel suolo
succhiante minerali e amore materno
così da poter brillare di foglie a ogni marzo,
né sono la beltà di un’aiuola
ultradipinta che susciti grida di meraviglia,
senza sapere che presto dovrò perdere i miei petali.
Confronto a me, un albero è immortale
e la cima di un fiore, non alta, ma più clamorosa:
dell’uno la lunga vita, dell’altra mi manca l’audacia.

Stasera, all’infinitesimo lume delle stelle,
alberi e fiori hanno sparso i loro freddi profumi.
Ci passo in mezzo ma nessuno di loro ne fa caso.
A volte io penso che mentre dormo
forse assomiglio a loro nel modo piu’ perfetto –
con i miei pensieri andati in nebbia.
Stare sdraiata è per me piu’ naturale.
Allora il cielo ed io siamo in aperto colloquio,
e sarò utile il giorno che resterò sdraiata per sempre:
finalmente gli alberi mi toccheranno, i fiori avranno tempo per me.

I Am Vertical

But I would rather be horizontal.
I am not a tree with my root in the soil
Sucking up minerals and motherly love
So that each March I may gleam into leaf,
Nor am I the beauty of a garden bed
Attracting my share of Ahs and spectacularly painted,
Unknowing I must soon unpetal.
Compared with me, a tree is immortal
And a flower-head not tall, but more startling,
And I want the one’s longevity and the other’s daring.

Tonight, in the infinitesimallight of the stars,
The trees and the flowers have been strewing their cool odors.
I walk among them, but none of them are noticing.
Sometimes I think that when I am sleeping
I must most perfectly resemble them–
Thoughts gone dim.
It is more natural to me, lying down.
Then the sky and I are in open conversation,
And I shall be useful when I lie down finally:
Then the trees may touch me for once, and the flowers have time for me.

Sylvia Plath

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