L come libertà

“Un’estate del 1973, mia madre sistemò una sdraio sul patio della nostra casetta verde alla periferia di Seattle e lesse tutti i libri del dottor Spock. Il dottor Spock era un pediatra molto in voga in quegli anni di grandi sconvolgimenti culturali. Riassunta in soldoni la teoria di questo dottore è: ai bambini bisogna lasciar fare tutto quello che vogliono. Così mia madre decise di lasciarci crescere nella più assoluta libertà. Nella nostra infanzia, grazie al dottor Spock, siamo stati dei selvaggi. Potevamo dipingere sui muri. Fare il bagno nelle pozzanghere dopo la pioggia e tornare a casa coperti di fango. Andare coi pattini per casa rigando le piastrelle. Saltare sui letti. Uscire di casa la mattina e tornare quando faceva buio. Tagliare i capelli alle bambole o strappargli gli occhi. Smontare i giochi e lasciarli smontati per sempre. Mettere i bigodini ai cani. Mangiare per terra davanti alla televisione. Arrampicarci sulla cima degli armadi e dormire nei cassetti aperti.

A un certo punto, per qualche giorno dormii nel lettone matrimoniale con mio padre, al posto di mia madre che andò a dormire nel mio letto. Secondo la teoria del complesso di Edipo del dottor Freud (un altro dottore in voga all’epoca, ma vissuto parecchio tempo prima), le bambine femmine, per un certo periodo della loro infanzia, si innamorano del loro papà. Mia madre prese queste teorie un po’ troppo alla lettera e pensò che se desideravo essere la moglie di mio padre, mi doveva lasciar giocare a quel gioco. Punto. Risultato: scoprii che mio padre russava come un rinoceronte e rinunciai volentieri al ruolo di sua sposa.” da Super 8 di Anna Castagnoli

Anna_Castagnoli_calendario-226x300

anna_castagnoli_marzo

Caminos_Castagnoli

Castagnoli_disegno1

anna-castagnoli1

tumblr_lcup0av1a51qzipxso1_1280

0a1b1bdff683644c2d61b984e9b3612f

10_Calendary_Mai

604a6fd7f74d41b1df6e227f91a46ba5

110324_annacastagnoli

Anna Castagnoli

annapersito

N come nuvole

Cloud_MAXXI_AsifKhan_4-2200x1466

Cloud_DesignMiami_AsifKhan_4-1280x851

asif-330x440

Asif Khan

“Per me la leggerezza è il luogo dove si condensa tutta la gravità del mondo: il nostro essere mortali; lo struggente sentimento per tutti i gesti, i momenti, i visi, le cose che il tempo inghiotte e cancella senza lasciarne traccia; il tentativo dell’arte e della nostra cura di salvarli.” Anna Castagnoli