V come visione

Può sembrare paradossale che della ‘enciclopedica’ Biennale Arte di Venezia del 2013, io ricordi con particolare vivezza le tavole de ” ll libro rosso ” del famoso psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero Carl Gustav Jung che non sono nate per essere opere d’arte. Il libro rosso contiene le trascrizioni delle visioni (accompagnate dalle sue interpretazioni) che Jung ebbe nel corso di ben sedici anni ed era il modo in cui cercò di viaggiare nelle profondità dell’universo primordiale della sua psiche.

“Tutta le mia opere, tutta la mia attività creativa, derivano da quelle fantasie e da quei sogni iniziali.”

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