A come atelier II

andy goldsworthy

Andy Goldsworthy
antoni tapies

Antoni Tapies

barbara hepworth

Barbara Hepworth

dale chihuly

Dale Chihuly

edvard munch

Edvard Munch

edward hopper

Edward Hopper

le corbusier

Le Corbusier

jasper johns

Jasper Johns

henry matisse

Henri Matisse

henri de tolouse- lautrec

Henry de Toulouse-Lautrec

giorgio morandi Giorgio Morandi

franz kline

Franz Kline

louise bourgeois

Louise Bourgeois

louise nevelson

Louise Nevelson

lucio fontana

Lucio Fontana

marc chagall

Marc Chagall

piet mondrian

Piet Mondrian

robert motherwell

Robert Motherwell

tracey emin

Tracey Eminsorolla

Joaquin Sorolla

robert rauschenberg

Robert Rauschenberg

N come natura

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Andy Goldsworthy

“La mia arte mi fa vedere ciò che esiste, e da questo punto di vista sto anche riscoprendo il fanciullo che è in me. In passato mi infastidiva che la mia arte fosse associata ai bambini, per via dell’implicazione che ciò che faccio è mero gioco. Ma ora che ho dei figli e vedo con quale intensità fanno le loro scoperte attraverso il gioco, devo riconoscere anche io questo aspetto della mia opera”.

“Ho dovuto dimenticare la mia idea di natura e imparare di nuovo che un sasso è duro, ma intanto ho scoperto che è anche morbido. Ho strappato foglie, frantumato pietre, tagliato piume…per andare oltre le apparenze e toccare qualcosa dell’essenza”.

“L’opera è il luogo”.